Venerdì 14 giugno si è conclusa la prima edizione dei Business Integrity Events ed ora è tempo di bilanci. I due giorni di lavoro ospitati dalla Scuola Superiore Sant’Anna hanno visto confrontarsi sui temi dell’etica e dell’integrità nel settore diversi soggetti e protagonisti provenienti dal panorama nazionale e internazionale.
I sei laboratori tematici della prima giornata hanno permesso ai partecipanti di condividere nuovi stimoli ed ampliare le proprie conoscenze, partendo dal know-how sviluppato da TI-It nei sui venticinque anni di attività su argomenti di interesse ed attualità.
Il secondo giorno, partendo dagli spunti del giorno precedente, è stato dedicato a riflessioni più ampie sul tema dell’integrità, dalla prospettiva di chi lavora nel terzo settore, nel mondo della cultura, nel settore privato, nelle istituzioni italiane ed internazionali.
A chiudere la mattinata di approfondimenti è intervenuto il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che ha delineato la direzione che il suo Dicastero ha intrapreso e continuerà a seguire in ambito di contrasto alla corruzione.
Il tema cardine della due giorni è stato quello del “beyond the law”, ovvero della necessità, per le multinazionali in primis, di agire in maniera trasparente e corretta, a prescindere dal dettato di legge. Comportamenti, sia individuali che aziendali, improntanti ai valori di apertura, partecipazione e inclusione, non sono solo in grado di innescare percorsi virtuosi in chi li segue, ma riescono anche a porsi come esempi positivi, laddove la legge non può arrivare.
Difatti, per poter collocare a pieno titolo l’anticorruzione negli ambiti della CSR e ella sostenibilità sono indispensabili buone pratiche di formazione diffusa tra tutti i dipendenti, oltre che efficaci strumenti di compliance.
Inoltre, il convegno di chiusura ha portato la riflessione su un piano globale, grazie alla presenza dell’OCSE e del Ministero degli Affari Esteri che hanno sottolineato il valore delle Convenzioni internazionali, quali l’UNCAC e la Convenzione OCSE, oltre alla necessità di spingere sempre più gli organismi mondiali, come il G20, ad assumersi la leadership nei processi di trasparenza globale.
QUALI SONO I PROSSIMI PASSI?
Ed è in questo solco che si innesterà il nostro lavoro nei mesi a venire: daremo supporto al governo italiano per tradurre al meglio la più recente direttiva europea sull’antiriciclaggio in strumenti concreti a difesa dell’interesse pubblico; chiederemo un posto al tavolo del G20, che l’Italia presiederà nel 2021, per dare voce alle richieste di giustizia e legalità che ci arrivano da imprese, cittadini e altre associazioni; continueremo infine a seminare i nostri valori in tutto il mondo anche grazie alla partnership con il Ministero degli Affari Esteri.