REPORT DELL'OCSE SULL'ITALIA. RALLENTAMENTI NELLA LOTTA ALLA CORRUZIONE INTERNAZIONALE.

Il Report della Fase 4 del monitoraggio di controllo esprime preoccupazione per l'efficacia delle misure anticorruzione internazionale applicate dall'Italia.

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Il 18 ottobre 2022, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha pubblicato il Report di monitoraggio della Fase 4 sull'Italia redatto dal Working Group on Bribery sull'implementazione degli obblighi contro la corruzione internazionale previsti dalla Convenzione anticorruzione dell’OCSE.

La quarta fase del monitoraggio è iniziata nel 2016 e ha esaminato in particolare le sfide e i progressi raggiunti dai 44 Paesi firmatari della Convenzione.

Il Report sull'Italia riconosce alcuni avanzamenti rispetto alle fasi precedenti ma esprime preoccupazione per l'efficacia delle misure anticorruzione internazionale applicate dal nostro Paese. 

Le problematiche sollevate dall’OCSE rafforzano le raccomandazioni di Transparency International pubblicate nel recente Report Exporting Corruption 2022, nel quale si sottolineava che l'Italia si sta allontanando dagli obblighi previsti dalla Convenzione anticorruzione.

Le società responsabili di corruzione internazionale non sono adeguatamente disincentivate verso le pratiche corruttive, questo a causa di sanzioni troppo basse e termini di prescrizione troppo brevi, oltre all'incompleta applicazione delle tutele per i whistleblower.

La maggior parte dei casi di corruzione internazionale perseguiti in Italia vengono archiviati o prosciolti e le sanzioni penali vengono applicate per patteggiamento. 

Il report sostiene che, in parte, i proscioglimenti avvengono perché non viene presa in considerazione la totalità delle prove indiziarie lo standard di prova è molto elevato, così come 
richiesto nei casi di corruzione internazionale. Questo provoca la quasi impossibilità di provare il reato di corruzione internazionale.

Al contempo, ogni sforzi in positivo, come la nascita del Dipartimento III all'interno della Procura di Milano e il rafforzamento delle fasi di indagine e prosecuzione della corruzione internazionale, non ottengono i risultati sperati.

Le raccomandazione avanzata da Transparency International nel Report Exporting Corruption 2022 spingono verso il potenziamento del sistema giudiziario per una diminuzione degli arretrati, maggiori risorse e un aumento delle attività di formazione per una maggiore efficacia operativa, la pubblicazione e la piena accessibilità dei dati e delle decisioni giudiziarie e l'implementazione del registro dei titolari effettivi. 

L'OCSE avanza dunque una serie di ulteriori raccomandazioni, chiedendo all'Italia:
  • l'implementazione di una chiara strategia nazionale per combattere la corruzione internazionale;
  • un maggior monitoraggio dei media italiani e stranieri sulle accuse di corruzione internazionale;
  • un ulteriore rafforzamento delle tutele dei segnalanti nel settore pubblico e privato;
  • l'incoraggiamento alle aziende ad adottare programmi anticorruzione conformi;
  • una maggiore consapevolezza della rilevanza della corruzione internazionale e del valore dei principi contenuti nella Convenzione anticorruzione dell'OCSE.

Entro l'autunno 2024 l'Italia dovrà dar conto dell'applicazione delle misure e della presa in carico delle raccomandazioni per il contrasto alla corruzione internazionale.
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