Ci Conviene al Festival dello Sviluppo Sostenibile

Un'occasione per coinvolgere la società civile sul tema dell’educazione civica e mostrare come la miglior prevenzione della corruzione sia un sano investimento sulla cultura e sui giovani.

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Lunedì 6 maggio 2024 al MusED - Museo della Scuola e dell’Educazione Mauro Laeng dell'Università degli Studi Roma Tre, nell’ambito del programma di eventi promossi da ASvis per il Festival dello Sviluppo Sostenibile, si è svolto l'evento di restituzione del progetto di educazione partecipata Ci Conviene.

L’incontro è stata un'occasione per coinvolgere la società civile sul tema dell’educazione civica e mostrare come la miglior prevenzione della corruzione sia un sano investimento sulla cultura e sulle giovani generazioni, per coinvolgerle e attivarle sui temi dell’anticorruzione, dell'integrità e della sostenibilità. 

L'agenda della giornata ha visto la presentazione delle attività realizzate in questi mesi con le classi della rete: 
  • il Liceo Artistico Statale Fausto Melotti di Lomazzo (CO)
    con le integrity actor di Regione Lombardia e Unicredit, rappresentate rispettivamente da Enrico GaspariniResponsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza (RPCT) e Elisabetta SormaniAnti Bribery and Corruption, L.D. 231/01, Whistleblowing & Conflicts of Interests Advisory ed 
  • l'Istituto di Istruzione Superiore Elena principessa di Napoli di Rieti
    con le integrity actor dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata ed Enel, rappresentate rispettivamente da Daniela Condò, con l'esperienza del Master in Anticorruzione dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata di Roma, e da Virginia Colurcio Head of Criminal and Business Integrity Compliance e Sara ScappaticcioLegal Conseul of Criminal and Business Integrity Compliance.
  • il Liceo Sperimentale Statale Alfano Primo di Salerno
    con le integrity actor della Scuola Superiore Sant’Anna e di Rina, rappresentate rispettivamente da Gaetana Morgante, Direttrice del Dipartimento di Diritto e Scienze politiche e Valerio Recagno, Senior director ESG e Compliance
  • la Casa Circondariale Vittorio Madia di Barcellona Pozzo di Gotto (ME)
    con le integrity actor di Marsh Snam, rappresentate rispettivamente da Serena Cioffi Head of Compliance Risk Advisory e da Federica Fascia Data Protection Officer.
In particolare sono stati illustrati i Codici di integrità partecipati, progettati dalle studentesse e dagli studenti e ispirati dagli SDGs 12 e 16 dell'Agenda Onu 2030 e dalla Carta dei Principi Etici di Transparency International Italia.
La Giornata si è aperta con l'appassionato benvenuto del MusED - Museo della Scuola e dell’Educazione Mauro Laeng, che ci ha gentilmente ospitato, con le parole del Direttore Lorenzo Cantatore sulla rilevanza dell'educazione per il contrasto alla corruzione: Se è vero che la corruzione è un fenomeno culturale, allora questo fenomeno si può prevenire con un'azione lucida della scuola e dell'istruzione pubblica in particolare. Ecco, solo sulla base della condivisione in ambito scolastico ed educativo di questi valori, noi possiamo contrastare altri fenomeni che ci terrorizzano oggi e che sono quello della passività, dell'arrendevolezza e del far finta di niente rispetto a molti fenomeni che caratterizzano la realtà che ci circonda. Tutto questo, naturalmente, per coltivare che cosa? La coscienza e la responsabilità di essere cittadine e cittadini, perché tutto questo implica un'assunzione di responsabilità.

Stefania Petrera, Responsabile per i rapporti del MuSEd con le Scuole e il Terzo settore, ha aggiunto due parole chiave al progetto Ci Conviene: "semina e raccolta". Mi hanno colpito perché hanno una matrice fortemente pedagogica, perché sono parole che sanno di futuro, nel senso che nella semina c'è un evento che accade in un determinato periodo storico ma la raccolta è rimandata ad un tempo futuro ma è un tempo che darà poi modo di cogliere il significato e l'adeguatezza di quella semina. Naturalmente sono metafore, ma rivolgendoci a degli adolescenti, quali sono i ragazzi protagonisti di questo progetto, credo che siano fondamentali, soprattutto se declinate in termini di responsabilità individuale e di autonomia di giudizio. Due linee di tendenza, le chiamerei così, da perseguire continuamente nel processo evolutivo e che permettono di ben legarsi ai concetti di integrità e sostenibilità che nel progetto sono delle finalità ma che nella vita reale devono poter diventare dei comportamenti orientamenti.

Francesca Leoncini, Consigliera in Assemblea capitolina a Roma, ha introdotto il tema del primo panel sull'educazione civica: Penso che dalla reintroduzione dell'educazione civica come insegnamento trasversale nella nostra scuola, nel 2019, sia importante valorizzare questo percorso che aiuta i nostri ragazzi nella scuola a diventare cittadini consapevoli, sia nella società che partecipando attivamente alla vita delle nostre istituzioni. Oggi viviamo un periodo di grave delegittimazione delle nostre istituzioni, sia per il rischio di pratiche corruttive che è sempre in agguato ma anche perché oggi c'è la percezione che l'attività delle nostre istituzioni non porti a cambiamenti efficaci nella vita dei nostri cittadini, della nostra società. E questo è evidente, purtroppo, dalla percentuale sempre più alta di astensionismo nelle consultazioni elettorali. E credo che l'educazione civica nelle scuole debba essere valorizzata attraverso percorsi di collaborazione con le istituzioni. Bisogna trovare un'alleanza molto, molto più profonda tra le istituzioni scolastiche e le istituzioni consigliari a tutti i livelli. Solo in questo modo i ragazzi possono percepire attivamente che cosa significhi lavorare attivamente nelle istituzioni per migliorare la vita e la qualità dei cittadini
Si è poi entrato nel vivo della discussione su Educazione civica e stimoli nelle nostre scuole con gli Integrity Speech di due delle aziende del Business Integrity Forum che hanno sostenuto il progetto fin dalle sue prime mosse: Marco Araldi, Amministratore delegato, Marsh Italia, che ha evidenziato la comunanza con il progetto - Ci Conviene incontra perfettamente sia i miei valori personali che quelli dell'azienda che rappresento. Integrità, trasparenza, etica sono infatti i valori di Marsh da sempre. E riflettendo sul contesto sociale oggi in Italia, penso sia fondamentale agire su due direzioni. Innanzitutto alleviare la povertà, intesa come povertà economica e anche povertà educativa. Spesso i due elementi vanno di pari passo e conducono al allontanamento dalle regole sociali, dall'istituzione, dalla comprensione della norma come unico veicolo di convivenza civile

Serenella De Candia, Chief Compliance Officer, Unicredit, anche lei in linea sui valori fondamentali - In questo contesto di profondo cambiamento ci siamo spesso chiesti quale sia la responsabilità di un'impresa. E in Unicredit ci siamo focalizzati su tre valori fondamentali: il valore dell'integrità, il valore della responsabilità e il valore della cura per le persone che comprendono l'inclusione e il rispetto per gli altri. Riteniamo che questi siano i valori fondanti e non siano solo delle parole o degli slogan, ma dei principi che applichiamo nella nostra vita di ogni giorno, nei processi decisionali, nella strategia e nel nostro agire quotidiano. E in questo contesto il progetto Ci Conviene è un progetto strategico, perché investe sui giovani, investe sulla cultura e perché sensibilizza le nuove generazioni sui valori dell'integrità e della sostenibilità (...)  perché questi stessi valori verranno applicati domani dagli stessi giovani che entreranno nel mondo del lavoro, sia nella loro vita professionale che nella loro vita personale.

A seguire le Riflessione sul tema di Caterina Spezzano, Dirigente Tecnico del Ministero dell’Istruzione e del Merito che ha fortemente voluto essere presente e rimarcare il ruolo dell'educazione per apprendere la cittadinanza - si impara a essere cittadini apprendendo, esercitandosi a essere cittadini, a vivere socialmente, a vivere quelle esperienze mediate, promosse dall'istituzione scolastica che consentano di mettere in pratica, soprattutto di attualizzare, quello che poi ha permesso Ci Conviene: rendere pratica l'etica o comunque il principio etico, attraverso una serie di comportamenti che a loro volta sostengono il principio etico in un circuito virtuoso. Nell'insegnamento dell'educazione civica, insegnamento trasversale, la convinzione di partenza deve essere quella che alcuni principi devono essere aperti, aperti come vissuti, e parole come stato, diritto, libertà, anticorruzione, devono potersi trovare nella vita e nelle relazioni, e attraverso l'impalcatura didattica devono essere armonizzati a tutta una serie di esperienze che i nostri ragazzi devono fare.

Con l'intervento Genesi e strutturazione del progetto - Giovanni Colombo, Direttore di Transparency International Italia, ha ripercorso i passi del progetto ed i tanti spunti emersi in vista della prossima edizione nell'A.S. 2024/2025 - Abbiamo creato questa alleanza tra settore privato, settore pubblico, Università ed enti del Terzo Settore, ovvero tutti coloro che (...) hanno questa missione di realizzare una trasmissione dei valori dell'integrità negli ambiti dove operano, quindi nelle scuole, nelle università, negli enti, nelle aziende, ognuno raccontando le proprie peculiarità. (...) Siamo andati dai ragazzi portando lo storytelling di coloro che, nell'esercizio della propria professione, cercano di difendere la legalità e l'integrità proprio raccontando cosa fanno, portando anche delle esperienze specifiche, alcune anche verticali, tipo quella del Whistleblowing, dalla segnalazione oppure del Codice Etico. Oppure vedrete poi come nei Codici di integrità dei ragazzi, sono entrate anche delle diciture del mondo dei grandi, tipo l'organismo di vigilanza affinché un qualcosa che viene dichiarato corrisponda ad una buona traduzione in atto. Il solito principio che noi di Transparency affermiamo da sempre: la miglior definizione di integrità è che non deve esserci nessuna differenza tra ciò che si dice e ciò che si fa. Vale a livello altissimo, della politica degli enti, ma anche in una classe, voi ragazzi stessi avete dichiarato delle cose che poi vi troverete in qualche modo a cercare di validare, di sottolineare e di mantenere.
 
Diva Ricevuto
, Coordinatrice Gruppo di Lavoro SDG16 Pace, Giustizia e Istituzioni Solide di ASviS
, ha rimarcato il senso di comunità del progetto Ci Conviene: Grazie a chi è oggi qua con noi, prima di tutto i ragazzi che rappresentano tutti gli altri, prima di tutto agli studenti dentro che dopo parleranno da Barcellona, provincia di Messina, e ai docenti che hanno voluto sostenerci e hanno reso possibile tutto questo lavoro. Tutti insieme ce l'abbiamo fatta, altrimenti non sarebbe venuto fuori niente. (...) Anche qui si lavora per i giovani, fuori e dentro, perché diciamo siamo nella metafora del fuori e dentro, non solo perché facciamo riferimento appunto ai nostri amati amici di Barcellona ma anche a noi altri che ci mettiamo nei panni e ai ragazzi, che a loro volta si mettono nei panni nostri di quando sarà loro il momento di portare il testimone. Quindi sintetizzo e chiudo (...) con una frase un po' lunga di una, non dirò se è una ragazza o un ragazzo, che ha partecipato al lavoro, ma che mi sembra una sintesi eccellente e una riflessione veramente di grandissima saggezza. Sarebbe bello vivere in un mondo pieno di pace e benessere, dove vivere insieme senza distinzione di sesso, colori di pelle, diversità religiose. Purtroppo tutto questo ho paura che possa solo rimanere un utopia, perché i vari governi delle potenze mondiali pensano a farsi la guerra per arricchirsi e avere sempre di più, a discapito dei veri problemi che attanagliano la società e che sono principalmente la povertà e la fame nel mondo. Problemi che potrebbero essere risolti, sono con un minimo di buon senso e di umanità da parte di chi ci governa. Quindi vi ringrazio e dico che ci troveremo ancora in futuro per realizzare questo desiderio comune.

A seguire, l'intervento internazionale Uno sguardo sul tema da altri Paesi proposto da David Martinez, Direttore di Transparency International Spagna e coordinatore delle attività interchapter dei Business Integrity Forum di Transparency International ci ha riportati alla cultura dell'integrità in tutti gli ambiti della società.

Ed infine il momento tanto atteso con le esperienze dei partecipanti: gli studenti, i professori e le integrity actor hanno raccontato le attività realizzate e le riflessioni che ne sono scaturite.

Con la moderazione di Mauro Migliavada, Responsabile Education di Transparency International Italia, abbiamo ripercorso i passi delle studentesse e degli studenti:
  • dai laboratori svolti sui temi della Costituzione, degli SDGs 12 e 16, dell’integrità e della sostenibilità, nel corso dei quali si sono confrontati con AsviS e con noi di Transperency International Italia
  • alla condivisione delle esperienze delle integrity actor, per stimolare il confronto tra i partecipanti ed offrire suggestioni sulla progettazione del Codice di Integrità Partecipato
  • fino agli incontri in plenaria, nel corso dei quali i Codici sono stati immaginati e realizzati quali strumenti rivolti al gruppo ma aperti al confronto.
Ed è forse questo uno dei punti di forza emerso al termine del percorso in ogni istituto: le studentesse e gli studenti hanno deciso di farsi promotori della condivisione dei propri codici con l'intera scuola, il carcere e la società tutta.


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