A che punto è l'attuazione del Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR)?

Audizione di Transparency International in Commissione Affari Costituzionali.

tempo di lettura: 3 min
Monitoraggio civico
Appalti
Pubblica amministrazione
Società civile
Whistleblowing

Mercoledì 2 marzo 2022 siamo stati in Commissione Affari Costituzionali per un'audizione sullo stato di attuazione del Piano di Ripresa e Resilienza PNRR che da qui al 2026 guiderà la crescita e l’innovazione del nostro Paese.

In questo contesto i peggiori nemici nella realizzazione dei progetti programmati dal piano sono corruzione, sprechi e inefficienze e per questo la Commissione europea è impegnata da anni a sostenere gli Stati membri e la loro capacità amministrativa nella gestione dei fondi UE attraverso miglioramenti a strutture, risorse umane, sistemi e strumenti.

I risultati dell’ultima edizione dell'Indice di Percezione della Corruzione 2021 pubblicato a gennaio 2022 da Transparency International indicano un miglioramento del nostro Paese e dal 2012 ad oggi l'Italia ha raggiunto la 42° posizione su 180 Paesi (+14 punti in 10 anni).

Tuttavia non è ancora abbastanza e per rispettare gli impegni presi e assicurare una ripresa reale e duratura l'unica strategia efficace è l'introduzione di ogni azione e strumento atto a prevenire tutti i potenziali rischi di corruzione. In questo l’azione della società civile è fondamentale e imprescindibile: cittadine e cittadini insieme alle organizzazioni del terzo settore devono poter essere messi nelle condizioni di svolgere un monitoraggio civico utile ed efficace.

Ascolta l'audizione



Migliorare il coinvolgimento delle parti sociali

La consapevolezza, la partecipazione e il consenso della cittadinanza non possono essere considerati ancora aspetti marginali, ma devono essere parte integrante delle strategie di realizzazione delle politiche pubbliche.

Transparency International Italia ha aderito all’Osservatorio Civico PNRR insieme ad altre 45 organizzazioni della società civile. Con loro si intende promuovere la trasparenza e la responsabilità sociale di tutte le fasi del PNRR e la partecipazione e il coinvolgimento della cittadinanza e di tutti gli interessati.

Confidiamo che spazi di consultazione e partecipazione alla definizione di queste riforme cruciali per il nostro Paese siano garantiti, perché fondamentali per assicurare efficacia all’implementazione delle stesse.

Garantire l’accessibilità al pubblico dei dati relativi ai progetti

Il primo antidoto contro corruzione e altri illeciti che mettono a rischio la buona riuscita dei progetti è sicuramente la trasparenza. Non vi può essere prevenzione senza una strategia che non renda accessibili le informazioni sulla definizione, attuazione e monitoraggio delle azioni del PNRR, volta a favorire l’efficienza delle stesse e la responsabilità delle istituzioni pubbliche.

Transparency International Italia, ActionAid Italia e OnData, hanno promosso a partire da novembre 2020 la campagna #DatiBeneComune per chiedere alle istituzioni dati aperti sull’emergenza Covid-19. Ora portiamo avanti questa battaglia culturale affinché anche i dati del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza siano pubblici, aperti e interoperabili.

Confidiamo nella pubblicazione di dati completi e in linea con i migliori standard internazionali e per supportarne la "liberazione" abbiamo realizzato un primo dossier online de I dati che vorrei.

Rafforzare i presidi di integrità e anticorruzione all’interno degli enti pubblici 

Le misure di rafforzamento della capacità tecnica e amministrativa delle amministrazioni non prevedono ancora un rafforzamento dei presidi di integrità e anticorruzione all’interno degli enti pubblici. 

Transaparency International propone l’applicazione dei Patti di integrità agli appalti più significativi economicamente o territorialmente, per rendere più trasparente l’intera procedura di appalto attraverso un patto di fiducia e di reciproco impegno tra l'ente appaltante, le società partecipanti alla gara e un ente monitorante che è solitamente un’organizzazione della società civile. In questi anni abbiamo partecipato alla sperimentazione europea di un Patto di Integrità avanzato che prevede anche il coinvolgimento della cittadinanza.

Altro strumento ritenuto tra i più efficaci nella prevenzione degli illeciti è il whistleblowing, l'istituto introdotto in Italia con la legge n.179/2017 e attualmente in attesa di essere migliorato e ampliato con il recepimento della direttiva europea n.1937/2019. Un’efficace trasposizione nel nostro ordinamento andrebbe anche a colmare le lacune nella sua implementazione che si sono manifestate in questi primi quattro anni di esperienza del whistleblowing in Italia.

Confidiamo in una trasposizione efficace della Direttiva europea sul whistleblowing - in grado rafforzare i meccanismi di prevenzione degli illeciti - e nell’adozione del Patto di Integrità - quale strumento per bilanciare la velocità di esecuzione dei progetti e il mantenimento di significativi presidi di integrità.

Accelerare lo svolgimento e investire nella digitalizzazione dei procedimenti giudiziari

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede riforme e investimenti sui procedimenti giudiziari, per una migliore gestione del carico pregresso di cause civili e penali e per l'efficientamento degli edifici giudiziari. È particolarmente apprezzabile l’impegno verso una maggiore digitalizzazione del sistema giudiziario e l’introduzione di una banca dati delle decisioni civili gratuita, pienamente accessibile e consultabile.

Confidiamo che nell’attuazione di tale fondamentale strumento si tengano in considerazione tutti i principi e gli standard internazionali in materia di dati.

Di seguito il testo completo che abbiamo depositato in Commissione Affari Costituzionali nel corso dell'audizione

> AUDIZIONE DI TRANSPARENCY INTERNATIONAL ITALIA, 2 MARZO 2022

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